chiesa dei Padri Vincenziani della Missione, via Vergini
A metà Seicento l’ordine dei Crociferi venne soppresso e la chiesa di Santa Maria dei Vergini divenne sede parrocchiale in sostituzione di quella della Misericordiella. Tutti i locali annessi a detta chiesa e il convento passarono in proprietà della Curia Arcivescovile che poi li cedette ai Padri della Missione.
I Padri della Missione di San Vincenzo dei Paoli che erano venuti a Napoli nel 1668 chiamati dal Cardinale Innico Caracciolo, dopo aver acquisito l’ex convento di Santa Maria dei Vergini orientarono i loro sforzi ad ampliare la loro proprietà per realizzare un grande complesso e una propria chiesa.
Pertanto nel 1724 arrivarono a possedere gran parte dell’isolato compreso tra vico Croce ai Miracoli, vico Castrucci, il Supportico Lopez e via Vergini con la sola eccezione della chiesa di santa Maria dei Vergini.
La proprietà comprendeva quindi gli attuali palazzi Lopez (su via Supportico Lopez), Lagni in via Vergini 56, Capece in via Vergini 53 e Villani.
A questo punto incaricarono un confratello piemontese architetto Giovanni Andrea Garagni di redigere un progetto completo per la Casa e per la chiesa.
I lavori furono eseguiti con la Direzione Lavori dell’architetto Michelangelo Giustiniani tra il 1724 e il 1762 ed è accertato che nel progetto della chiesa ci fu anche un contributo progettuale da parte di Luigi Vanvitelli.
La Casa è ora adibita ad attività missionarie e sociali caratteristiche dell’Ordine di san Vincenzo: tra l’altro accoglienza minori, assistenza ai malati psichici, sviluppo di opportunità lavorative per giovani, ambulatorio Medico Solidale,ecc.
La chiesa è attualmente in restauro.
Fonti utilizzate:
Napoli Atlante della città storica – Stella Vergini Sanità di Italo Ferraro Edizioni OIKOS Napoli 2007.