ex monastero di San Gaudioso, vico san Gaudioso
Cenni storici :
Monastero fondato nel V secolo da Settimio Celio Gaudioso, vescovo africano arrivato a Napoli in circostanze avventurose. Gaudioso fu poi sepolto in un cimitero cristiano ipogeo, poi denominato Catacombe di San Gaudioso, nello stesso sito fu sepolto anche il vescovo Nostriano. Presto la sua tomba fu oggetto di culto da parte degli abitanti della zona, oggi Rione Sanità.
L’espansione vera e propria del complesso avvenne però tra il XVI e il XVII secolo, quando si trovò ad occupare un’insula molto vasta; nel 1560 è intervenuto Giovanni Francesco di Palma, che progettò il chiostro; nell’operazione di restauro seicentesca operò Cosimo Fanzago, che attorno al 1630 vi realizzò una pregevole scala marmorea d’accesso e il piano di rifacimento dell’insula.
La chiesa fu incendiata nel 1799, durante gli scontri legati alla repubblica napoletana. Il monastero, che in quell’occasione fu saccheggiato, non ebbe grandi danneggiamenti e dal 1807 al 1819 fu sede dell’osservatorio astronomico e successivamente dell’osservatorio di Marina.
Il monastero, nel 1883 dichiarato sede clinica universitaria, fu demolito completamente nel 1920 per realizzarvi le nuove strutture ospedaliere. Nel 1943 in esse s’insediò l’ospedale per i soldati francesi, per poi riprendere la loro funzione dopo la guerra.
L’unica parte superstite del monastero è la scala fanzaghiana con l’arco di accesso e il muro perimetrale con il portale in piperno.
Da Napoli Atlante della città storica – Centro antico di Italo Ferraro Napoli 2002.