Introduzione
Il quartiere San Lorenzo unitamente al quartiere San Giuseppe comprende la quasi totalità del centro antico di Napoli e cioè la Neapolis greco-romana con i tre Decumani. Ne resta fuori solo il Pretorio della Napoli Ducale che sorgeva sul sito del complesso attuale di San Marcellino che rientra attualmente nel quartiere Pendino.
Cenni storici
Alla sua istituzione il quartiere San Lorenzo era meno esteso dell’attuale perchè parte del suo attuale territorio prendeva il nome di quartiere Vicaria come si vede dallo stralcio della carta del 1828 dell’Ufficio Topografico della Guerra, dove San Lorenzo è contrassegnato dal numero 9 e la Vicaria dal numero 8.
Il quartiere San Lorenzo è oggi così delimitato:
- a ovest da via Pessina, via Nilo, vico Maiorani
- a nord ovest da piazza Museo , piazza Cavour, via Foria, piazza Carlo III, via Gussone
- a nord est da via Attanasio, via Mazzocchi
- a sud e a est da piazza Garibaldi
- a sud da via Mancini, via Annunziata, via Forcella, via Port’Alba, via San Pietro a Maiella,
- a sud ovest da via San Biagio dei Librai, via Tribunali, via San Pietro a Maiella
- a est vico delle Zite, via Arenaccia, corso Novara
Da notare che il quartiere Vicaria esiste tuttora ma comprende solo il rione Vasto e parte del rione Arenaccia.
La planimetria attuale del quartiere è riportata in questo stralcio della carta di Napoli del Touring Club, dove la linea rossa continua indica i confini del quartiere.
Come si vede del quartiere San Lorenzo fanno parte in toto il Decumano Superiore e il Decumano Maggiore e in parte il Decumano Inferiore che però sono stati trattati tra gli Assi Viari.
Il quartiere è stato anche interessato dal progetto per il Risanamento di Napoli promosso dal capo de Governo Agostino Depretis e dal Sindaco Di Napoli Nicola Amore, progetto che ha interessato soprattutto i quartieri bassi Pendino, Mercato e Porto ma che per San Lorenzo nell’attuale configurazione ha determinato il prolungamento del corso Garibaldi fino a innestarsi su piazza Carlo III.
Il vecchio corso Garibaldi voluto da Ferdinando II di Borbone partiva dal Castello del Carmine (poi demolito) su via Marina e seguiva la linea dei fossati delle mura orientali comprendendo anche quella che attualmente si chiama via Rosaroll per giungere in via Foria per cui era stata chiamata anche Strada dei fossi.
L’impatto del progetto di Risanamento sul quartiere è rappresentato dalla planimetria appresso riportata.
Atmosfera
Per quanto riguarda la vocazione commerciale negli ultimi anni si è accentuata la tendenza ai locali di ristorazione e di Street Food.
Tutto quanto sopra evidenziato riguarda però non tutto il quartiere ma la parte del quartiere racchiusa dalla murazione aragonese toledana , il cui tracciato è indicato in planimetria dalla linea tratteggiata blu, mentre tutto il resto ha caratteristiche periferiche e popolari e non comprende siti di interesse turistico
Stazioni
Fonti
Napoli – Atlante della città storica – Centro Antico – di Italo Ferraro – edizioni OIKOS Napoli