via Monteoliveto – via S. Anna dei Lombardi
Notizie storiche
Si è scelto di trattarle insieme perché hanno una comune funzione urbanistica e una comune storia.
Il tracciato era originariamente l’alveo di un torrente che convogliava a valle le acque provenienti dalla collina a nord, poi in epoca aragonese coincise con la linea delle mura cittadine che scendendo da calata Trinità Maggiore proseguivano lungo la nostra strada fino a Santa Maria la Nova.
E’ da supporre che lo sviluppo e l’urbanizzazione di via S. Anna dei Lombardi sia successivo e conseguente a quello di via Toledo e quindi sia di epoca vicereale, perché in precedenza il collegamento con la Porta Reale, nella sua posizione più antica in piazza del Gesù, veniva assicurato dall’asse via Monteoliveto – Calata Trinità Maggiore.
I due nomi derivano dalle due chiese vicine di Monteoliveto e di S.Anna dei Lombardi, i cui destini si incrociarono quando i padri Olivetani furono espulsi dal regno per aver aderito alla Repubblica del ’99, per cui la chiesa di Monteoliveto fu intitolata a S. Anna dei Lombardi anche perché quest’ultima era all’epoca inagibile per i danni subiti in un precedente terremoto.
Oltre ai nomi delle due chiese la strada aveva avuto il nome di Rivera o Alcalà dal nome del viceré che succedendo a don Pedro di Toledo ne voleva fare un grande asse di collegamento tra via Medina e la Porta Reale anche per collegare Toledo con la zona portuale e commerciale.
Successivamente, dopo la prima guerra mondiale la strada assunse anche il nome di Diaz in onore del comandante vittorioso (di origine napoletana), prima che tale nome fosse dato all’attuale via Diaz in prosecuzione di via Guglielmo Sanfelice. (da Rileggere Napoli Nobilissima di Renato De Fusco Liguori Editore).
Dalla cartografia storica sono riportate in galleria immagini: la veduta Lafréry (1566) in cui si vede la strada come collegamento del Largo delle Corregge con la Porta reale (n.8); la veduta Baratta (1629) dove compaiono per la prima volta il palazzo Maddaloni e il palazzo Gravina; la veduta Bulifon (1685); la veduta Petrini (1718-1748) che riporta col n.84 la chiesa di S.Anna dei L. e col n.76 il complesso di Monteoliveto dove spiccano i 4 chiostri e dove la Porta Reale diventa Porta dell Spirito santo; la carta Carafa (1775) che riporta col n.92 la “strada Rivera in oggi Monteoliveto” (per tutta la lunghezza da Toledo a via Medina), al n.102 la chiesa di S.Anna dei L., al n.103 il complesso di Monteoliveto; la carta Rizzi Zannoni (1790); la carta Marchese (1804) che ridistingue i due nomi: S.Anna dei L. per il primo tratto e Monteoliveto per il scondo tratto; carta dell’Ufficio Topografico della Guerra 1830; carta Schiavoni 1880.
Si è scelto di trattarle insieme perché hanno una comune funzione urbanistica e una comune storia.
Il tracciato era originariamente l’alveo di un torrente che convogliava a valle le acque provenienti dalla collina a nord, poi in epoca aragonese coincise con la linea delle mura cittadine che scendendo da calata Trinità Maggiore proseguivano lungo la nostra strada fino a Santa Maria la Nova.
E’ da supporre che lo sviluppo e l’urbanizzazione di via S. Anna dei Lombardi sia successivo e conseguente a quello di via Toledo e quindi sia di epoca vicereale, perché in precedenza il collegamento con la Porta Reale, nella sua posizione più antica in piazza del Gesù, veniva assicurato dall’asse via Monteoliveto – Calata Trinità Maggiore.
I due nomi derivano dalle due chiese vicine di Monteoliveto e di S.Anna dei Lombardi, i cui destini si incrociarono quando i padri Olivetani furono espulsi dal regno per aver aderito alla Repubblica del ’99, per cui la chiesa di Monteoliveto fu intitolata a S. Anna dei Lombardi anche perché quest’ultima era all’epoca inagibile per i danni subiti in un precedente terremoto.
Oltre ai nomi delle due chiese la strada aveva avuto il nome di Rivera o Alcalà dal nome del viceré che succedendo a don Pedro di Toledo ne voleva fare un grande asse di collegamento tra via Medina e la Porta Reale anche per collegare Toledo con la zona portuale e commerciale.
Successivamente, dopo la prima guerra mondiale la strada assunse anche il nome di Diaz in onore del comandante vittorioso (di origine napoletana), prima che tale nome fosse dato all’attuale via Diaz in prosecuzione di via Guglielmo Sanfelice. (da Rileggere Napoli Nobilissima di Renato De Fusco Liguori Editore).
Dalla cartografia storica sono riportate in galleria immagini: la veduta Lafréry (1566) in cui si vede la strada come collegamento del Largo delle Corregge con la Porta reale (n.8); la veduta Baratta (1629) dove compaiono per la prima volta il palazzo Maddaloni e il palazzo Gravina; la veduta Bulifon (1685); la veduta Petrini (1718-1748) che riporta col n.84 la chiesa di S.Anna dei L. e col n.76 il complesso di Monteoliveto dove spiccano i 4 chiostri e dove la Porta Reale diventa Porta dell Spirito santo; la carta Carafa (1775) che riporta col n.92 la “strada Rivera in oggi Monteoliveto” (per tutta la lunghezza da Toledo a via Medina), al n.102 la chiesa di S.Anna dei L., al n.103 il complesso di Monteoliveto; la carta Rizzi Zannoni (1790); la carta Marchese (1804) che ridistingue i due nomi: S.Anna dei L. per il primo tratto e Monteoliveto per il scondo tratto; carta dell’Ufficio Topografico della Guerra 1830; carta Schiavoni 1880.