Teatro Mercadante
Notizie storiche e architettoniche
Costruito nel 1777-78 su progetto neoclassico del messinese colonnello Francesco Sicuro (autore anche del palazzo Salerno e del Palazzo della Gran Guardia oggi demolito), grazie ai beni confiscati ai gesuiti, confluiti nel cosiddetto “Fondo di separazione dei lucri” gestito dall’amministrazione militare, per cui il teatro era originariamente denominato “Teatro del Fondo”.
Il teatro, gestito a partire dal 1809 dal famoso impresario Domenico Barbaja, rappresentò anche in prima assoluta numerose opere buffe dei vari Rossini e Donizetti.
Nel 1870 assunse il nome attuale in onore del musicista pugliese Mercadante napoletano di adozione.
Dopo aver conosciuto i trionfi di Eduardo Scarpetta e la chiusura per motivi statici a seguito dei danni di guerra nel 1963, fu riaperto nel 1995 e dal 2003 è sede del Teatro Stabile di Napoli.
Costruito nel 1777-78 su progetto neoclassico del messinese colonnello Francesco Sicuro (autore anche del palazzo Salerno e del Palazzo della Gran Guardia oggi demolito), grazie ai beni confiscati ai gesuiti, confluiti nel cosiddetto “Fondo di separazione dei lucri” gestito dall’amministrazione militare, per cui il teatro era originariamente denominato “Teatro del Fondo”.
Il teatro, gestito a partire dal 1809 dal famoso impresario Domenico Barbaja, rappresentò anche in prima assoluta numerose opere buffe dei vari Rossini e Donizetti.
Nel 1870 assunse il nome attuale in onore del musicista pugliese Mercadante napoletano di adozione.
Dopo aver conosciuto i trionfi di Eduardo Scarpetta e la chiusura per motivi statici a seguito dei danni di guerra nel 1963, fu riaperto nel 1995 e dal 2003 è sede del Teatro Stabile di Napoli.