ex Convento di San Domenico Soriano
Epoca di costruzione 1675-fine Seicento.
Progettisti (nell’ordine) Bonaventura Presti, Francesco Antonio Picchiatti, Giuseppe Caracciolo.
Mentre la costruzione della chiesa di S.Maria di Caravaggio, annessa al convento, cominciò nel 1619 ad opera di fra’ Nuvolo, la realizzazione del convento fu decisa nel 1671 e l’architetto Bonaventura Presti vi lavorò tra il 1675 e il 1680 seguito poi da Francesco Antonio Picchiatti fino al 1688 e da Giuseppe Caracciolo fino alla fine del Seicento.
L’intento comune a tutti i progettisti che operarono da questo lato del Mercatello fu quello di creare una cortina unica di fabbricati civili e religiosi che facesse da quinta alla piazza.
Altre modifiche e integrazioni al convento vennero apportate anche nel Settecento e la stessa torre campanaria, ancora esistente venne completata nel 1759.
Preoccupazione dei monaci di San Domenico, peraltro comune a tutti gli ordini religiosi dell’epoca, fu quella di “fare insula” (cioè di acquisire la proprietà dell’intero isolato) e vi sarebbero riusciti nel 1730 se non vi si fossero opposti i proprietari del palazzo Mastellone, che unico sopravvisse indipendente ed esiste tuttora.
Agli inizi dell’Ottocento con la soppressione degli ordini religiosi il convento passò allo Stato che ne fece una caserma di P.S. fino al 1825 e poi Padiglioni Militari fino al 1925, anno in cui fu ceduto al Comune che lo adibì a Ufficio dell Anagrafe previa copertura del chiostro centrale.
Ora l’edificio è in fase di restauro.
Da Rileggere Napoli Nobilissima di Renato De Fusco ed. Liguori e da Napoli Atlante della città storica – Italo Ferraro Edizioni OIKOS.