palazzo Banca di Roma
Caratteristiche storiche e artistiche
Il palazzo fu realizzato dalla Società Generale Immobiliare di Roma negli anni Ottanta dell’800 nell’ambito del nuovo Rione Santa Brigida voluto dal Comune per la risistemazione di piazza Municipio.
Il progetto comprendeva quattro isolati nello spazio occupato dai giardini previsti dal progetto Alvino-Giura, isolati che vennero progettati da Giovan Battista Comencini e realizzati tra il 1885 e il 1890.
Il palazzo in questione venne completamente rifatto tra il 1918 e il 1924 su progetto di Ugo Giovannozzi, per conto della Banca Italiana di Sconto, su un corposo modello di ispirazione cinquecentesca, rinascimentale, palladiana.
Le facciate composte utilizzando anche il travertino e il marmo si presentano simmetriche, imponenti e monumentali con un basamento in bugnato rustico che va sfumando verso l’alto. Il piano nobile è caratterizzato da aperture con timpani triangolari, sorrette da mezzi pilastri laterali e da colonne in rosato; agli angoli di estremità dell’ultimo ordine sono inseriti dei tondi di decorazione in porfido screziato.
Il palazzo fu acquistato dalla Banca di Roma nel 1934. (da Italo Ferraro I Quartieri Spagnoli e il Rione Carità ed. Oikos)
Il palazzo fu realizzato dalla Società Generale Immobiliare di Roma negli anni Ottanta dell’800 nell’ambito del nuovo Rione Santa Brigida voluto dal Comune per la risistemazione di piazza Municipio.
Il progetto comprendeva quattro isolati nello spazio occupato dai giardini previsti dal progetto Alvino-Giura, isolati che vennero progettati da Giovan Battista Comencini e realizzati tra il 1885 e il 1890.
Il palazzo in questione venne completamente rifatto tra il 1918 e il 1924 su progetto di Ugo Giovannozzi, per conto della Banca Italiana di Sconto, su un corposo modello di ispirazione cinquecentesca, rinascimentale, palladiana.
Le facciate composte utilizzando anche il travertino e il marmo si presentano simmetriche, imponenti e monumentali con un basamento in bugnato rustico che va sfumando verso l’alto. Il piano nobile è caratterizzato da aperture con timpani triangolari, sorrette da mezzi pilastri laterali e da colonne in rosato; agli angoli di estremità dell’ultimo ordine sono inseriti dei tondi di decorazione in porfido screziato.
Il palazzo fu acquistato dalla Banca di Roma nel 1934. (da Italo Ferraro I Quartieri Spagnoli e il Rione Carità ed. Oikos)