La via appare a livello di tracciato già sulla mappa Lafréry (1566), in quanto collegamento diretto tra il palazzo vicereale e il castello.
La strada poi si intravede, sulla veduta Baratta del 1629, svilupparsi lungo i giardini del Palazzo Reale e, successivamente, sulla pianta Carafa (1775) assume la denominazione di piazza del Teatro, in quanto prospiciente il San Carlo.
La via viene poi denominata Strada San Carlo (n.88) sulla pianta del Quartiere S. Ferdinando di metà ‘800 e ancora via San Carlo sulla pianta Schiavoni del 1880. La strada venne prolungata dopo il 1880 nell’ambito della realizzazione del nuovo Rione Santa Brigida da parte del Comune e il prolungamento assunse il nome di via Vittorio Emanuele III.
La strada poi si intravede, sulla veduta Baratta del 1629, svilupparsi lungo i giardini del Palazzo Reale e, successivamente, sulla pianta Carafa (1775) assume la denominazione di piazza del Teatro, in quanto prospiciente il San Carlo.
La via viene poi denominata Strada San Carlo (n.88) sulla pianta del Quartiere S. Ferdinando di metà ‘800 e ancora via San Carlo sulla pianta Schiavoni del 1880. La strada venne prolungata dopo il 1880 nell’ambito della realizzazione del nuovo Rione Santa Brigida da parte del Comune e il prolungamento assunse il nome di via Vittorio Emanuele III.