La via fa parte del nucleo abitativo per lo più a livello nobiliare che si andò formando tra l’imbocco di via Chiaia e il primo tratto di via Toledo una volta che fu costruito il palazzo del Viceré (1540-1544), palazzo che ebbe una funzione di polo di aggregazione tanto da conferire l’appellativo “di Palazzo” a chiese, piazze e strade.
Essa infatti è già riportata a livello di tracciato sulla pianta Lafréry (1566) che mostra da ambo i lati le cortine di edifici già complete.
Sulla pianta Carafa del 1775 viene indicata come “vico di Mardones in oggi di Nardò” (n.443), dal nome del palazzo nobiliare Nardones, e poi sulla pianta del Quartiere San Ferdinando di metà 800 come “strada Nardones” (n. 44 ), nome che mantiene tuttora. (da Quartieri Spagnoli e Rione Carità di Italo Ferraro ed. OIKOS)