Caserma della Vittoria 38
Caratteristiche storiche e artistiche
Destinata originariamente alla cavalleria reale borbonica ed oggi sede del Comando interregionale dei Carabinieri, fu progettata da Errico Alvino e realizzata nella seconda metà dell’Ottocento nell’ambito del potenziamento delle infrastrutture militari in adiacenza al nuovo tunnel progettato e parzialmente realizzato dal Niccolini sotto il monte Echia per assicurare un rapido afflusso di truppe a difesa della famiglia reale in caso di insurrezioni.
La facciata esterna è costituita da tre ordini sovrastanti un alto basamento bugnato.
Al primo piano si aprono finestre con cornici orizzontali, del tipo inginocchiato, ossia con davanzale sporgente sorretto da alte mensole; al secondo piano vi sono finestre a timpano, al terzo le stesse paraste modulano lo spazio tra finestre che hanno nuovamente architrave orizzontale.
Il portale d’ingresso è inscritto in un rettangolo formato da una trabeazione arricchita da una serie di gigli borbonici.
Destinata originariamente alla cavalleria reale borbonica ed oggi sede del Comando interregionale dei Carabinieri, fu progettata da Errico Alvino e realizzata nella seconda metà dell’Ottocento nell’ambito del potenziamento delle infrastrutture militari in adiacenza al nuovo tunnel progettato e parzialmente realizzato dal Niccolini sotto il monte Echia per assicurare un rapido afflusso di truppe a difesa della famiglia reale in caso di insurrezioni.
La facciata esterna è costituita da tre ordini sovrastanti un alto basamento bugnato.
Al primo piano si aprono finestre con cornici orizzontali, del tipo inginocchiato, ossia con davanzale sporgente sorretto da alte mensole; al secondo piano vi sono finestre a timpano, al terzo le stesse paraste modulano lo spazio tra finestre che hanno nuovamente architrave orizzontale.
Il portale d’ingresso è inscritto in un rettangolo formato da una trabeazione arricchita da una serie di gigli borbonici.