La strada è presente come tracciato già sulla pianta Lafréry del 1566 come collegamento tra l’attuale via Serra (nonché lo stesso Largo del Palazzo) ed il palazzo Carafa di S. Severina posto all’estremità di Pizzofalcone e denominato sulla pianta palazzo Pizzofalcone.
Tale funzione di collegamento viene confermata dalla veduta Baratta del 1629 e dalla pianta Carafa (1775) che la indica come ” strada Trivico o dei Loffredi in oggi dell’Egiziaca” con riferimento a Ferrante Loffredo Marchese di Trevico che era subentrato nella proprietà del palazzo ex Carafa.
Il nome Egiziaca fa riferimento senza dubbio alla chiesa-convento di S.Maria Egiziaca realizzata dal Fanzago e poi dal Guglielmelli tra il 1661 e il 1716, chiesa che essendo proprietaria delle aree e dei fabbricati, conferiva loro caratteristiche omogenee sia per dimensioni che per qualità architettonica.
Dal punto di vista sociologico mentre via Monte di Dio rappresenta la Pizzofalcone dei nobili, la parallela via Egiziaca presenta un’edilizia destinata ad un ceto medio e popolare, così come la altre parallele via Pallonetto e Solitaria ospitano un ceto ultrapopolare che viveva al servizio dei signori con mansioni varie o con i mestieri di marinaio o di pescatore nella vicina S. Lucia. Questo purtroppo fino ad un secolo fa perché oggi la situazione sociale è assai più problematica. (da Rileggere Napoli nobilissima di R. De Fusco Liguori Editore e da Pizzofalcone e le Mortelle di Italo Ferraro ed. OIKOS)
Tale funzione di collegamento viene confermata dalla veduta Baratta del 1629 e dalla pianta Carafa (1775) che la indica come ” strada Trivico o dei Loffredi in oggi dell’Egiziaca” con riferimento a Ferrante Loffredo Marchese di Trevico che era subentrato nella proprietà del palazzo ex Carafa.
Il nome Egiziaca fa riferimento senza dubbio alla chiesa-convento di S.Maria Egiziaca realizzata dal Fanzago e poi dal Guglielmelli tra il 1661 e il 1716, chiesa che essendo proprietaria delle aree e dei fabbricati, conferiva loro caratteristiche omogenee sia per dimensioni che per qualità architettonica.
Dal punto di vista sociologico mentre via Monte di Dio rappresenta la Pizzofalcone dei nobili, la parallela via Egiziaca presenta un’edilizia destinata ad un ceto medio e popolare, così come la altre parallele via Pallonetto e Solitaria ospitano un ceto ultrapopolare che viveva al servizio dei signori con mansioni varie o con i mestieri di marinaio o di pescatore nella vicina S. Lucia. Questo purtroppo fino ad un secolo fa perché oggi la situazione sociale è assai più problematica. (da Rileggere Napoli nobilissima di R. De Fusco Liguori Editore e da Pizzofalcone e le Mortelle di Italo Ferraro ed. OIKOS)