La via prende il nome dallo storico Palazzo Calabritto che vi ha l’accesso principale, e si sviluppa tra due isolati storici: quello del citato palazzo Calabritto e quello del palazzo Ravaschieri di Satriano.
Nella mappa Carafa riportata in galleria immagini la via è indicata con il numero 488 (unitamente all’attuale via Poerio) come “strade che portano alla piaggia di Chiaja”; sulla pianta del quartiere San Ferdinando di metà 800 (sempre in galleria immagini) la strada è riportata ancora come parte della strada S. Caterina. Tale denominazione compare ancora nella pianta della città redatta dal Municipio tra il 1863 e il 1870 foglio 22.
Nella mappa Carafa riportata in galleria immagini la via è indicata con il numero 488 (unitamente all’attuale via Poerio) come “strade che portano alla piaggia di Chiaja”; sulla pianta del quartiere San Ferdinando di metà 800 (sempre in galleria immagini) la strada è riportata ancora come parte della strada S. Caterina. Tale denominazione compare ancora nella pianta della città redatta dal Municipio tra il 1863 e il 1870 foglio 22.