palazzo Zapata 38
Caratteristiche storiche e artistiche
Il nome è quello del cardinale Zapata y Cisneros che vi abitò e fu viceré dal 1620 al 1622.
L’edificio fu comunque completamente rifatto nel 1810 su commissione del proprietario dell’epoca, l’insigne clinico Domenico Cotugno, su disegni di Carlo Vanvitelli.
La facciata non ha particolari pregi ma notevole è la scala aperta a tre ordini, che si sviluppa su serliane, aperture su tre luci con la centrale ad arco e le laterali architravate.
Il palazzo ospitò al piano terra nel 1845 il famoso Caffè Europa di Donzelli che competeva con il Gambrinus e al primo piano dal 1793 il circolo del Whist che dopo il 1860 divenne un ritrovo di filoborbonici.
Al piano superiore vi è tuttora il Circolo Artistico Politecnico fondato nel 1888 dal marchese Giuseppe Caravita principe di Sirignano. (da I palazzi di Napoli di A. de Rose ed. Newton & Compton)
Il nome è quello del cardinale Zapata y Cisneros che vi abitò e fu viceré dal 1620 al 1622.
L’edificio fu comunque completamente rifatto nel 1810 su commissione del proprietario dell’epoca, l’insigne clinico Domenico Cotugno, su disegni di Carlo Vanvitelli.
La facciata non ha particolari pregi ma notevole è la scala aperta a tre ordini, che si sviluppa su serliane, aperture su tre luci con la centrale ad arco e le laterali architravate.
Il palazzo ospitò al piano terra nel 1845 il famoso Caffè Europa di Donzelli che competeva con il Gambrinus e al primo piano dal 1793 il circolo del Whist che dopo il 1860 divenne un ritrovo di filoborbonici.
Al piano superiore vi è tuttora il Circolo Artistico Politecnico fondato nel 1888 dal marchese Giuseppe Caravita principe di Sirignano. (da I palazzi di Napoli di A. de Rose ed. Newton & Compton)