Mausoleo Schilizzi
Dati storici e caratteristiche architettoniche
Costruzione in stile eclettico commissionata come tomba di famiglia dal ricco mercante livornese Matteo Schilizzi e poi riconvertita dal Comune di Napoli nel 1929 come sacrario per i caduti della prima guerra mondiale.
L’opera fu realizzata in un lungo arco di tempo dal 1883 al 1921 da Alfonso Guerra e poi dal figlio dello stesso, Camillo Guerra.
Il mausoleo in stile neo-egizio ha pianta simmetrica ed è realizzato con grossi blocchi in piperno, colonne monolitiche in granito di Baveno e pilastri in granito grigio nonché massicci architravi in pietra di Belona.
Alla struttura generale in muratura fu aggiunta da Camillo Guerra la copertura in cemento armato, materiale che a Napoli all’epoca era alle sue prime applicazioni. (da Posillipo di R. De Fusco ed. Electa Napoli e da Architettura del Novecento a Napoli di A. Castagnaro ed. ESI)
Costruzione in stile eclettico commissionata come tomba di famiglia dal ricco mercante livornese Matteo Schilizzi e poi riconvertita dal Comune di Napoli nel 1929 come sacrario per i caduti della prima guerra mondiale.
L’opera fu realizzata in un lungo arco di tempo dal 1883 al 1921 da Alfonso Guerra e poi dal figlio dello stesso, Camillo Guerra.
Il mausoleo in stile neo-egizio ha pianta simmetrica ed è realizzato con grossi blocchi in piperno, colonne monolitiche in granito di Baveno e pilastri in granito grigio nonché massicci architravi in pietra di Belona.
Alla struttura generale in muratura fu aggiunta da Camillo Guerra la copertura in cemento armato, materiale che a Napoli all’epoca era alle sue prime applicazioni. (da Posillipo di R. De Fusco ed. Electa Napoli e da Architettura del Novecento a Napoli di A. Castagnaro ed. ESI)