Introduzione
Posillipo fa parte con San Ferdinando e Chiaia della prima Municipalità
Cenni storici
La presenza di questa ed altre residenze patrizie di cui permangono i resti stimolò lo sviluppo di insediamenti agricoli e manifatturieri nella parte alta della collina, insediamenti che nel medioevo furono affiancati anche da sedi decentrate di ordini monastici.
I collegamenti con la città erano quanto mai precari o inesistenti mentre con il litorale flegreo si poteva utilizzare la grotta di Seiano sistemata e ampliata nel primo secolo d.C.
Nel Medioevo le ville costiere decaddero e furono abbandonate per effetto delle invasioni barbariche mentre in collina continuarono a svilupparsi i quattro villaggi di Angari, Megaglia, Santo Strato e Spollano: insieme costituivano il casale di Posillipo. Questi villaggi, eterogenei per dimensioni e sviluppo urbanistico, sono tuttavia uniformemente definiti da aggregazioni di edifici con caratteristiche morfologiche comuni, proprie di un’architettura minore a vocazione agricolo-residenziale.
Un altro minuscolo borgo di pescatori nasce su dei resti di epoca romana attorno alla chiesa di S. Maria del Faro risalente almeno al secolo XIII e viene chiamato originariamente Mare Planum e poi Marechiaro.
A questi villaggi nella seconda metà del ‘500 si aggiunsero i nuovi villaggi di Villanova e Porta Posillipo, mentre sulla costa a partire da Mergellina ricominciarono ad apparire una serie di residenze nobiliari, i cosiddetti “casini di delizie”.
A questo punto le vie di accesso erano rappresentate dalle Rampe di S. Antonio sistemate nel 1643 dal viceré Duca di Medina e dalla via che proveniva dal villaggio del Vomero passando per villa Patrizi, via che fu denominata via Patrizi e poi divenne via Manzoni.
Nel 1812 Gioacchino Murat fece costruire la strada che doveva congiungere Mergellina con l’area flegrea ma che si arrestò all’altezza di via Boccaccio comprendendo quindi le attuali via Posillipo e via Santo Strato, mentre il proseguimento di tale tracciato comprendente la attuale discesa Coroglio fu realizzato tra il 1820 e il 1830.
In ogni caso l’urbanizzazione della collina andò molto a rilento pur in presenza del nuovo asse di penetrazione realizzato da Murat e per una espansione edilizia vera e propria si dovette attendere l’apertura di via Petrarca (originariamente via Panoramica) nel 1926 e poi la deprecata cementificazione della collina realizzata nel Dopoguerra. (da Posillipo di Renato de Fusco ed. Electa Napoli e da Le pedamentine di Napoli di A. L. Mazzitelli )
Considerazioni architettoniche
Come documentazione relativa al quartiere in generale, alle singole piazze e strade e ai singoli fabbricati sono state utilizzate le seguenti fonti bibliografiche, citate laddove sono riportati brani da esse tratti con le abbreviazioni appresso indicate;
I palazzi di Napoli di Aurelio De Rose ed. Newton & Compton Editori ;
Il floreale a Napoli di Renato De Fusco Edizioni Scientifiche Italiane ;
Le ville di Napoli di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza Newton & Compton Editori ;
Napoli Guida e dintorni – Itinerari di architettura moderna a cura di Sergio Stenti con Vito Cappiello, Clean Edizioni
Architettura del Novecento a Napoli a di Alessandro Castagnaro , ESI Edizioni
Posillipo a di Renato De Fusco , editore Electa Napoli
Atmosfera/Vocazione
Posillipo è considerato un quartiere residenziale alto-borghese in forza dei considerevoli standard qualitativi della sua edilizia che fa delle terrazze panoramiche un must invidiato da tutti i napoletani.
A fronte di questi pregi bisogna però riconoscere che il quartiere non è granché dotato sul piano commerciale perché negozi e attività commerciali sono praticamente ridotti al minimo. Lo stesso dicasi nel campo del divertimento e del tempo libero: cinema e teatri sono assenti se si esclude il cinema teatro Posillipo che dopo una pluridecennale chiusura fatica a consolidarsi come struttura di quartiere.
Anche sul piano dei trasporti il quartiere non è messo benissimo perché risulta tagliato fuori dal recente sviluppo della rete meetropolitana e resta ancorato alla sola Quarta funicolare che lo collega con Mergellina ma che serve di fatto solo via Orazio e via Manzoni .
Mete turistiche classiche
Il Parco Archeologico Pausilypon che include la citata villa di Vedio Pollione, Via Posillipo, il parco Virgiliano, Marechiaro, il giro panoramico di via Petrarca e dintorni.
Aree pedonali:
Non ci sono aree pedonali.
Quarta Funicolare : Stazione via Manzoni
Abbigliamento in viale Virgilio
Discesa Gaiola
Discesa Villanova
Via del Fosso
Per quanto riguarda il verde pubblico l’unica area attrezzata è quella del Parco Virgiliano che presenta anche dei notevoli pregi paesaggistici vista la sua posizione a picco sul mare con vista che spazia dalla baia di Trentaremi e isola della Gaiola fino all’isola di Nisida e al golfo di Pozzuoli.
Il quartiere presenta inoltre delle notevoli aree di verde privato in quanto tutta la fascia costiera a valle di via Posillipo è disseminata di ville con accesso a mare, completamente immerse in giardini ricchi di alberi d’alto fusto e macchia mediterranea.