Chiesa e Monastero di Santa Maria Donnaromita, via Paladino e vico Donnaromita
Epoca di costruzione : 1300
Epoca di ristrutturazione : 1535
Progettista : Giovan Francesco di Palma detto il Mormando
Committente: monache costantinopolitane dette Romite
Status attuale della chiesa: Non attiva
Status attuale del monastero: Dipartimento di chimica e biologia dell’Università Federico II
Nell’ VIII secolo giunsero a Napoli delle monache orientali che fuggivano dalle persecuzioni degli Iconoclasti: tra queste le armene si rifugiarono nella Diaconia di San Gennaro (San Gennaro all’Olmo) e le costantinopolitane nella chiesa dei SS. Andrea e Marco a Nilo dove fondarono il monastero di Santa Maria del Percejo , detto anche delle Romite di Costantinopoli , una deformazione da un appellativo della Vergine Maria Domna Romatos cioè Signora di potenza, da cui impropriamente il monastero fu detto di Donnaromita.
Nel 1300 le suore lasciarono il loro monastero in Sant’Andrea per fondarne un altro, con relativa chiesa sulla stessa strada, monastero che si chiamò ancora di Santa Maria Donnaromita .
Nel 1535 la chiesa venne riprogettata e ampliata da Giovan Francesco di Palma detto il Mormando. Alla fine del secolo XVI l’architetto Della Monica progettò il monastero in due chiostri.
Nell’Ottocento il monastero venne soppresso e i relativi locali destinati alla Scuola per Ingegneri e tuttora sono utilizzati dal Dipartimento di chimica e biologia dell’Università Federico II.
Da Napoli Atlante della città storica – Quartieri bassi e Risanamento di Italo Ferraro Napoli 2018 e da Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante Napoli 1872