Casa del Salvatore, via Paladino
Cenni storici e architettonici:
La Casa del Salvatore (ex Collegio massimo dei Gesuiti) è un complesso architettonico sito nel centro storico di Napoli.
Il complesso è sito tra via Paladino sul lato orientale e via Mezzocannone su quello occidentale ed è formato da due corpi di fabbrica articolati intorno a due cortili, il Cortile del Salvatore e il chiostro monumentale (noto anche come Cortile delle Statue), separati dalla chiesa del Gesù Vecchio, baricentro dell’intero impianto (vedi planimetria appresso riportata).
L’attuale Chiostro Monumentale fu iniziato nel 1605 e completato nel 1653, su disegno dell’architetto gesuita Giuseppe Valeriano. Esso si presenta a pianta quadrata ed è circondato da un porticato formato da pilastri di piperno in stile toscano, sui quali le lesene dello stesso ordine si ripetono sulle pareti interne delle volte. Al di sopra si apre un loggiato con balaustra, caratterizzato da busti in marmo che richiamano le statue sottostanti, un secondo piano e un piano ammezzato.
La compagnia dei Gesuiti aveva previsto un’opera di notevole entità alla quale presero parte, oltre ai fedeli con le loro oblazioni, anche due nobili famiglie, come attestano due lapidi in onore dei benefattori e cioè quella di Roberta Carafa di Stigliano (datata 1583 e posta sul portale) e quella di Cesare del Ponte (risalente al 1653 e disegnata da Cosimo Fanzago) situata nel cortile.
Successivamente si registrano interventi di restauro ad opera di Cosimo Fanzago tra il 1630 e il 1654 (il portale d’ingresso al Collegio, i portali del cortile monumentale, la scala principale oltre agli interventi nella chiesa del Gesù Vecchio), di Giovan Domenico Vinaccia, tra il 1671 e il 1688 (cappella e facciata principale della chiesa) e Dionisio Lazzari (refettorio e biblioteca).
Quando nel 1767 i Gesuiti vennero espulsi dal Regno di Napoli, Ferdinando IV di Borbone con la prammatica De Jesuitis del 25 marzo 1768, istituì nell’ex fabbrica gesuitica le “pubbliche Scuole” e dispose che essa assumesse il nome di Casa del Salvatore.
I lavori di adattamento furono eseguiti, tra il 1768 e il 1769, da Mario Gioffredo e poi da Ferdinando Fuga.
Nel 1777 il complesso viene occupato dall’Università degli Studi che si sposta dall’edificio di Santa Teresa destinato a Museo.
Alla fine dell’Ottocento tutta la Casa del Salvatore venne inglobata nel nuovo complesso universitario progettato da Pier Paolo Quaglia e Giacomo Melisurgo con ingresso monumentale da Corso Umberto, nell’ambito del progetto per il Risanamento di Napoli.
L’edificio monumentale (“cortile delle Statue”) ospita la Società nazionale di Scienze, Lettere e arti in Napoli, l’Accademia Pontaniana, la Biblioteca Universitaria di Napoli, il Dipartimento di diritto romano e di storia della scienza romanistica nonché diverse aule dell’Università Federico II.
L’edificio del Salvatore ospita invece i laboratori del Dipartimento di scienze della terra e del Dipartimento di biologia sperimentale della Federico II, nonché i principali musei scientifici napoletani , anch’essi curati dall’ateneo federiciano: il Museo di fisica, il Museo di antropologia, il Museo di paleontologia, il Museo di mineralogia, il Museo di zoologia.
Da Napoli Atlante della città storica – Quartieri bassi e Risanamento di Italo Ferraro Napoli 2002,da Napoli Antica di Vincenzo Regina Roma 2016 e da Palazzi di Napoli di Aurelio De Rose Roma 2001.