Nell’ambito del nuovo quartiere finalizzato ad urbanizzare la fascia tra il corso Vittorio Emanuele e il borgo originario di Chiaia venne realizzata la via del parco Regina Margherita. In realtà il progetto originario del nuovo quartiere prevedeva una destinazione esclusiva a verde per la fascia tra il corso Vittorio Emanuele e piazza Amedeo, ma poi tale area fu ceduta al barone Treves e alla Società Veneta che la adibirono a zona residenziale e la chiamarono via del Parco Margherita. Fin dall’inizio si prefigurò tuttavia una edificazione meno intensiva, con edifici di altezze decrescenti man mano che da piazza Amedeo si sale verso il corso Vittorio Emanuele. Tutti gli interventi realizzati tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento configurano un ambiente di una certa qualità e tutto sommato omogeneo pur nella varietà dei tipi edilizi, delle configurazioni planoaltimetriche e dei linguaggi figurativi. Qui come nella zona della “Santarella” la conformazione a tornanti della strada e la possibilità di tipi più flessibili (villino o palazzina) ben si coniugano con le flessuose movenze del liberty, così come la destinazione altoborghese ben si coniuga con apparati decorativi accurati e di alta qualità artigianale. (da NG scheda di Fabio Mangone)