Palazzo Ruffo della Scaletta 202
Dati storici e caratteristiche architettoniche
Appartenuto al cardinale Diomede Carafa di Belvedere passò nel Seicento a Tiberio Carafa principe di Bisignano. Venne restaurato nel 1832-1835 da Francesco Saverio Ferrari che rifece la facciata mentre Guglielmo Bechi sistemò il cortile, la scala e il secondo piano dove dimorava il principe Ruffo della Scaletta. Alla scala a doppia salita su pianta ottagonale con una cupoletta terminale decorata con stucchi si accede attraverso il cortile e l’atrio coperto da volte a botte: essa è sorretta da gruppi di cariatidi in stucco.
Appartenuto al cardinale Diomede Carafa di Belvedere passò nel Seicento a Tiberio Carafa principe di Bisignano. Venne restaurato nel 1832-1835 da Francesco Saverio Ferrari che rifece la facciata mentre Guglielmo Bechi sistemò il cortile, la scala e il secondo piano dove dimorava il principe Ruffo della Scaletta. Alla scala a doppia salita su pianta ottagonale con una cupoletta terminale decorata con stucchi si accede attraverso il cortile e l’atrio coperto da volte a botte: essa è sorretta da gruppi di cariatidi in stucco.