Il quartiere tra il borgo di Chiaia e il corso Vittorio Emanuele doveva svilupparsi attorno a un itinerario che si dipartiva dalla fine del percorso interno parallelo alla Riviera e cioè dalla chiesa di Santa Maria in Portico (termine di via Piscicelli) per raggiungere il corso Vittorio Emanuele attraverso via Martucci, piazza Amedeo, via Crispi (allora corso principe Amedeo) e via Pontano. Piazza Amedeo che si pone come raccordo tra la direttrice di via dei Mille, Parco Margherita e il nuovo asse di Via Crispi ha una caratteristica forse unica a Napoli: tre lati chiusi da palazzi e un lato a “quinta aperta” che lascia vedere il pendio della collina fino al corso Vittorio Emanuele ed oltre, con vista tra l’altro del Castello Aselmayer.