Parco Grifeo 28
Caratteristiche storiche e artistiche
Progettato da Adolfo Avena nel 1920.
Anche in questo fabbricato viene declinato in qualche modo il tema del castello con le due torrette d’angolo una cilindrica e l’altra poligonale e il corpo aggettante (a bovindo) centrale sull’esempio dell’analogo aggetto centrale verandato del castello Aselmayer.
I vari elementi stilistici della facciata ricordano molto da vicino le precedenti opere di Avena padre che si serve comunque con abilità di soluzioni innovative ed avanzate alternando volumi emergenti e rientranti che danno all’edificio neoeclettico un’aerea leggerezza nonostante l’altezza di sei piani e lo strapiombo sul corso Vittorio Emanuele. Apprezzabile l’alternarsi di pregiati elementi plastici decorativi, le bifore e trifore su colonne, gli archi ribassati, i grossi mensoloni e il corposo basamento bugnato. Peccato il grave ammaloramento degli intonaci. (da Architettura del Novecento a Napoli di A. Castagnaro edizioni ESI)
Progettato da Adolfo Avena nel 1920.
Anche in questo fabbricato viene declinato in qualche modo il tema del castello con le due torrette d’angolo una cilindrica e l’altra poligonale e il corpo aggettante (a bovindo) centrale sull’esempio dell’analogo aggetto centrale verandato del castello Aselmayer.
I vari elementi stilistici della facciata ricordano molto da vicino le precedenti opere di Avena padre che si serve comunque con abilità di soluzioni innovative ed avanzate alternando volumi emergenti e rientranti che danno all’edificio neoeclettico un’aerea leggerezza nonostante l’altezza di sei piani e lo strapiombo sul corso Vittorio Emanuele. Apprezzabile l’alternarsi di pregiati elementi plastici decorativi, le bifore e trifore su colonne, gli archi ribassati, i grossi mensoloni e il corposo basamento bugnato. Peccato il grave ammaloramento degli intonaci. (da Architettura del Novecento a Napoli di A. Castagnaro edizioni ESI)