E’ presente sulla Mappa del Duca di Noja come Torretta di Chiaia (vedi galleria immagini) e costituisce il punto di biforcazione tra la “strada della Grotta di Pozzuoli” (all’epoca crypta neapolitana) e la strada di Mergellina.
Il nome deriva da una effettiva torretta d’aspetto medioevale raffigurata in vedute del ‘600/700 come quella di Gaspare Van Wittel riportata in galleria immagini, torretta che fu costruita nel 1564 per volere del viceré duca di Alcalà a seguito di una disastrosa incursione dei saraceni: la torre doveva avere quindi funzione di avvistamento e di presidio militare.
Da una veduta dei primi del ‘900 (sempre in galleria immagini) la torretta esiste ancora anche se ha perduto la merlatura ma la volumetria resta simile e la struttura sembrerebbe essere adibita a base per i famosi Tram della Torretta, quelli della canzone, che effettivamente furono inaugurati nel 1888.
Vari decenni dopo l’ex torretta fu sostituita nel 1936 dalla Casa del Fascio Rionale (ora adibita a uffici comunali), che curiosamente ne conservò l’impronta planovolumetrica.
Il progettista Giuseppe Mannajuolo innesta il corpo verticale parallelepipedo sul volume principale che si sviluppa su 4 livelli. Le facciate laterali sono quasi interamente rivestite in travertino e ripartite in tre parti: la linea basamentale caratterizzata da uno zoccolo d’imposta e da finestre a doppia altezza; la parte centrale con finestree in doppio ordine impaginate in campi rettangolari rivestiti in mattoni, alternate da paraste in travertino a tutta altezza; il coronamento in nudo travertino interrotto solo da finestre quadrate. La “torretta” è invece suddivisa in tre fasce verticali: le due laterali in mattoni a tutt’altezza fanno da ali al corpo centrale che contiene dal basso verso l’alto il portale d’ingresso, un balcone dalla balaustra lapidea, due finestre l’una sull’altra e un orologio dalle cifre stilizzate. (da Napoli Guida e dintorni a cura di S.Stenti scheda di Giacomo Ricci, ed. CLEAN)
Il nome deriva da una effettiva torretta d’aspetto medioevale raffigurata in vedute del ‘600/700 come quella di Gaspare Van Wittel riportata in galleria immagini, torretta che fu costruita nel 1564 per volere del viceré duca di Alcalà a seguito di una disastrosa incursione dei saraceni: la torre doveva avere quindi funzione di avvistamento e di presidio militare.
Da una veduta dei primi del ‘900 (sempre in galleria immagini) la torretta esiste ancora anche se ha perduto la merlatura ma la volumetria resta simile e la struttura sembrerebbe essere adibita a base per i famosi Tram della Torretta, quelli della canzone, che effettivamente furono inaugurati nel 1888.
Vari decenni dopo l’ex torretta fu sostituita nel 1936 dalla Casa del Fascio Rionale (ora adibita a uffici comunali), che curiosamente ne conservò l’impronta planovolumetrica.
Il progettista Giuseppe Mannajuolo innesta il corpo verticale parallelepipedo sul volume principale che si sviluppa su 4 livelli. Le facciate laterali sono quasi interamente rivestite in travertino e ripartite in tre parti: la linea basamentale caratterizzata da uno zoccolo d’imposta e da finestre a doppia altezza; la parte centrale con finestree in doppio ordine impaginate in campi rettangolari rivestiti in mattoni, alternate da paraste in travertino a tutta altezza; il coronamento in nudo travertino interrotto solo da finestre quadrate. La “torretta” è invece suddivisa in tre fasce verticali: le due laterali in mattoni a tutt’altezza fanno da ali al corpo centrale che contiene dal basso verso l’alto il portale d’ingresso, un balcone dalla balaustra lapidea, due finestre l’una sull’altra e un orologio dalle cifre stilizzate. (da Napoli Guida e dintorni a cura di S.Stenti scheda di Giacomo Ricci, ed. CLEAN)