Caserma della Cavallerizza
Caratteristiche storiche e artistiche
La villa di don García de Toledo figlio del viceré don Pedro costituì uno dei primi nuclei nel Cinquecento del nuovo Borgo di Chiaia. Sotto il regno di Carlo di Borbone alla zona venne data una destinazione militare per cui la villa di don Garcia venne sostituita da un nuovo edificio realizzato a partire dal 1740 dall’architetto del regno Giovanni Antonio Medrano : l’edificio era adibito a Cavallerizza, termine con cui si indica un complesso di pertinenza del Palazzo Reale adibito a scuderia, maneggio e caserma nonché deposito di carrozze ed il cui spazio circostante era adibito ad esercitazioni; da questo momento tutto il borgo di Chiaia cominciò ad essere chiamato Borgo della Cavallerizza. Il complesso fu molto rimaneggiato negli anni trenta del XX secolo per far spazio a due strutture scolastiche. L’edificio è caratterizzato da due prospetti: quello principale, in piazza Amendola, è molto semplice ed è scandito verticalmente da setti murati sporgenti; l’altra facciata, in largo Ferrandina, fronteggia il settecentesco Palazzo Caracciolo di Torella ed è caratterizzata da due corpi laterali sporgenti, che incorniciano un corpo rientrante con un’esedra sorretta da colonne. Il prospetto si eleva su due piani – più un piano ammezzato – ed è scandito da paraste tuscaniche al primo registro e da un ordine gigante di paraste ioniche al secondo. Sull’esedra si eleva un’altana . (da Vikipedia e da www.storiacity.it)
La villa di don García de Toledo figlio del viceré don Pedro costituì uno dei primi nuclei nel Cinquecento del nuovo Borgo di Chiaia. Sotto il regno di Carlo di Borbone alla zona venne data una destinazione militare per cui la villa di don Garcia venne sostituita da un nuovo edificio realizzato a partire dal 1740 dall’architetto del regno Giovanni Antonio Medrano : l’edificio era adibito a Cavallerizza, termine con cui si indica un complesso di pertinenza del Palazzo Reale adibito a scuderia, maneggio e caserma nonché deposito di carrozze ed il cui spazio circostante era adibito ad esercitazioni; da questo momento tutto il borgo di Chiaia cominciò ad essere chiamato Borgo della Cavallerizza. Il complesso fu molto rimaneggiato negli anni trenta del XX secolo per far spazio a due strutture scolastiche. L’edificio è caratterizzato da due prospetti: quello principale, in piazza Amendola, è molto semplice ed è scandito verticalmente da setti murati sporgenti; l’altra facciata, in largo Ferrandina, fronteggia il settecentesco Palazzo Caracciolo di Torella ed è caratterizzata da due corpi laterali sporgenti, che incorniciano un corpo rientrante con un’esedra sorretta da colonne. Il prospetto si eleva su due piani – più un piano ammezzato – ed è scandito da paraste tuscaniche al primo registro e da un ordine gigante di paraste ioniche al secondo. Sull’esedra si eleva un’altana . (da Vikipedia e da www.storiacity.it)