via Salvator Rosa
Via Salvator Rosa nasce nel 1556 col nome di Infrascata (in virtù della folta vegetazione circostante) per migliorare i collegamenti tra la città e i borghi collinari dell’Arenella, del Vomero e di Antignano, collegamenti che erano in precedenza assicurati da salite molto acclivi come Tarsia, Ventaglieri, il Cavone: tutte strade che nascevano come alvei naturali per far defluire a valle le acque piovane dalla collina.
La strada già appare sulla Veduta Lafréry del 1556 (vedi stralcio appresso riportato) ma limitatamente al tratto basso ed è quasi completamente non edificata.
Già meno di un secolo dopo la Veduta Baratta del 1627 (vedi stralcio appresso) ne mostra la parte bassa quasi completamente edificata, mentre la parte alta, che ora è visibile, ha solo rade costruzioni in un contesto campestre.
La carta Carafa del 1775 ci mostra una Infrascata completamente urbanizzata ad eccezione della parte alta lato sinistro. Sullo stralcio appresso riportato della stessa carta Carafa sono evidenziati tutti i complessi religiosi grandi e piccoli che esistevano ed in parte esistono ancora , complessi religiosi di cui riportiamo sommariamente le vicende soprattutto con riferimento al cambio di destinazione a partire dall’Ottocento in poi.
La chiesa e monastero di S. Teresa del SS. Sacramento, fondati a metà Seicento e successivamente intitolati a S. Maria Maddalena dei Pazzi. Sotto la dominazione francese di inizio Ottocento il monastero venne requisito per usi militari e divenne un ospedale. Successivamente il complesso venne acquistato e riconvertito in civili abitazioni dalla Cooperativa Case per Ufficiali del Regio Esercito nel 1927. Resta tuttora la chiesa che era stata ristrutturata nel 1932-34.
Il complesso di Santa Maria della Pazienza, detto Cesarea dal nome del fondatore Annibale Cesareo, comprendente la chiesa e un Ospedale per Convalescenti, fu fondato e completato nel 1636. L’ospedale venne soppresso nel 1866 e destinato ad abitazioni. La chiesa è tuttora attiva come Parrocchia.
Il monastero di San Francesco di Sales con annessa una piccola chiesa venne realizzato a partire da fine Seicento. Dopo vari cambi di destinazione a partire dai primi dell’Ottocento, da ultimo anche quella di manicomio, nel 1925 il complesso venne riconvertito in edificio scolastico, ora Liceo G.B.Vico e Scuola elementare Vincenzo Cuoco.
IL complesso (chiesa e convento) della SS. Trinità alla Cesarea fu fondato tra fine Seicento e inizio Settecento dai Frati italiani per la Redenzione dei Cattivi. Ora la Chiesa è dismessa da anni e parte del complesso è stato riconvertito ad Ostello della Gioventù.
La chiesa e convento di Santa Monica fondati a metà del Seicento e più volte ristrutturati sono tuttora attivi.
La carta Schiavoni del 1885 (appresso riportata) in cui compare il nome Salvator Rosa ci mostra una edificazione quasi continua anche nella parte alta, anche se limitata alla cortina direttamente sulla strada, mentre l’area retrostante è ancora campagna.