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via e piazzetta Olivella, salita S. Antonio ai Monti
La parte del quartiere Avvocata più prossima alle mura era intorno all’anno 1000 denominata Limpiano ed era delimitata dall’attuale via Tarsia a sud, dal Cavone a nord, da piazza Dante – via Pessina ad est e da via Salvator Rosa (Infrascata) ad ovest.
Il Limpiano, che nel 1138 era stato concesso dal duca bizantino Sergio al Monastero dei SS. Severino e Sossio, fu a partire dal Cinquecento progressivamente urbanizzato attorno ad alcuni assi di penetrazione che fungevano da collegamento tra il centro storico entro le mura e l’area collinare: via Ventaglieri, salita Tarsia, salita Pontecorvo e lo stesso Cavone. Da rilevare che le citate salite presentavano e presentano una pendenza notevole in quanto nascono come alvei naturali deputati al convogliamento a valle delle acque meteoriche e delle “lave” ( i detriti trasportati dalla pioggia nelle strade di campagna dell’epoca ).
S.Antonio ai monti è l’ultima di tali salite posta sul limite ovest del Limpiano, anch’essa originariamente un alveo naturale.
Essa prende il nome da una chiesa originariamente intitolata a S. Maria ai Monti sorta nel 1563 e successivamente dedicata a S.Antonio.
La prima parte pianeggiante di questo percorso prende il nome di via Olivella, che si diparte da piazza Montesanto, e poi sbocca in piazzetta Olivella.
La strada è rappresentata limitatamente alla parte bassa , nella Veduta Lafréry del 1556 appresso riportata.
La carta Carafa del 1775 appresso riportata indica al numero 376 la chiesetta di S.Maria ai Monti e mostra l’andamento della salita che alla sua estremità superiore va a ricongiungersi con la salita Cacciottoli e provvede altresì un altro collegamento coll’importante palazzo Montemiletto.
Nella carta Marchese del 1813, appresso riportata, compaiono per la prima volta i nomi di via Olivella e della salita S. Antonio ai Monti: il nome Olivella deriverebbe secondo il Celano da un albero d’olivo all’epoca (Seicento) ivi esistente.
La carta Schiavoni del 1885, appresso riportata, mostra il corso Vittorio Emanuele già realizzato e si vede che il collegamento S.Antonio – Cacciottoli viene salvaguardato mediante un ponte. Da rilevare che la carta Schiavoni non riporta la piazzetta Olivella perché questa viene creata e denominata tale solo nel 1920 all’atto della realizzazione della stazione della Metropolitana che comportò una risistemazione dello slargo preesistente.
E’ importante evidenziare che lo sbocco sulla salita Cacciottoli differenzia la funzione di questo percorso rispetto alle altre salite del Limpiano: mentre le altre sfociano tutte direttamente o indirettamente sull’Infrascata, questa tramite i Cacciottoli porta direttamente al casale di Antignano aggirando la collina di San Martino.