Cenni Storici Calata Santi Cosma e Damiano
Le necessità di collegamento col mare si accentuarono per l’instaurarsi in zona di una vivace attività commerciale.
Infatti una rovinosa alluvione nel 1569 distrusse in questa zona varie abitazioni di proprietà del monastero di San Demetrio, a seguito della quale i monaci decisero di vendere i loro suoli devastati, tra gli altri, proprio ai mercanti che circa venti anni prima avevano dovuto lasciare la loro sede di piazza dell’Olmo distrutta dalle cannonate degli spagnoli intervenuti a seguito di un moto popolare.
Quindi sull’attuale omonimo Largo i mercanti edificarono nel 1569 la loro Loggia detta appunto dei Banchi Nuovi, utilizzando anche lo spazio antistante per tenervi un mercato bisettimanale, e fecero costruire contestualmente questa pedamentina per facilitare gli approvvigionamenti dalla zona portuale dove affluivano le merci.
Agli inizi del Seicento il mercato fu però abolito per decreto vicereale e nel 1616 la Loggia venne acquistata dalla Congregazione dei Barbieri che avevano dovuto lasciare la loro sede in via Tribunali a causa della costruzione del complesso dei Gerolamini.
La Loggia dei Banchi Nuovi fu dunque trasformata in cappella e dedicata ai SS. Cosma e Damiano, e tale nome fu dato anche alle attigue rampe che erano state aperte in precedenza a servizio della Loggia.
Le rampe compaiono sulla carta Carafa del 1775 e sulla carta Schiavoni del 1880.
Accessi
Cenni Storici vico Melofioccolo
Il palazzo fu eretto o almeno ristrutturato nel Settecento probabilmente su progetto di Ferdinando Sanfelice come attestano i due portali ad angolo retto che ancora presentano qualche traccia degli stucchi e dello splendore originari.
Oggi il palazzo è in grave stato di degrado anche per la presenza dal lato del supportico sulla Calata SS. Cosma e Damiano di impalcature risalenti ancora al terremoto del 1980.
Anche questo percorso compare sulla carta Carafa 1775 e sulla carta Schiavoni 1880.
Cenni Storici vicoletto 2° San Giovanni Maggiore
Oggi è quasi sconosciuto e poco frequentato per cui versa in uno stato di grave degrado.
Anche questo percorso compare ovviamente sulla carta Carafa 1775 e sulla carta Schiavoni 1880.