chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, piazzetta Pietrasanta 17-18
Preesistenze:
La basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche maggiori della Napoli antica, venne fondata dal vescovo Pomponio nel 533 sui resti di un antico tempio di Diana.
Il monastero annesso alla chiesa, istituito nel Cinquecento dall’ Ordine dei Caracciolini appresso indicato, dal 1833 fu rimaneggiato e utilizzato come caserma dei Vigili del fuoco.
Epoca di ricostruzione: XVII secolo
Architetto : Cosimo Fanzago
Committente : Ordine dei Chierici Regolari Minori detti anche Caracciolini dal nome di uno dei fondatori San Francesco Caracciolo
Nome : Il nome di Pietrasanta deriva dal fatto che nel 1620 fu apposta l’immagine della Vergine sulla primitiva pietra di consacrazione col segno della croce scolpito sopra.
Architettura:
Il prospetto della chiesa si eleva su due ordini collegati da volute in pietra stuccata: il primo ionico ed il secondo corinzio oggi non più visibile a seguito del crollo del timpano superiore, terminando così le lesene con il collo del capitello. La parte inferiore presenta una rampa d’accesso che conduce al maestoso portale in marmo bianco, incastonato in un arco cieco.
L’interno, a pianta combinata che pone particolare attenzione sulla spazialità creata dal gioco delle volte a calotta e cupole, presenta una decorazione in stucco con ordine gigante di lesene corinzie. La pavimentazione in maiolica risale al XVIII secolo e fu realizzata da Giuseppe Massa.
Funzione attuale: chiesa sconsacrata
Da Napoli Atlante della città storica – Centro antico di Italo Ferraro Napoli 2002.
Da Napoli antica di Vincenzo Regina Roma 2016
Da Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante Napoli 1872