chiesa di Santa Maria della Mercede e sant’Alfonso Maria de’Liguori, via San Sebastiano
Epoca di costruzione: XVI secolo
Committente : Confraternita per la Redenzione dei Captivi, nata nel 1548 con lo scopo di riscattare mediante denaro i cristiani fatti prigionieri dai saraceni nelle loro incursioni.
nome : La chiesa era prima intitolata a Santa Maria della Redenzione dei Captivi.
Epoca di rifacimento : XVIII secolo
Architetto : Ferdinando Sanfelice
Architettura :
La facciata del Sanfelice comprende elementi dorici per il basamento e il primo livello mentre assai meno canonica fu la disposizione del frontone, degli obelischi con foglie di palma ai lati estremi e il particolare timpano terminante con due ampie volute. L’interno si presenta a navata unica con mura perimetrali all’interno delle quali, da ambo i lati, sono ricavati i sei spazi che, sormontati da archi a tutto sesto, contengono altrettanti altari eseguiti alla fine del Settecento; i capitelli sono ionici e, al di sopra de secondo livello della trabeazione, si aprono cinque finestroni per lato. L’altare maggiore, coinvolto nell’opera di restauro del Sanfelice, fu eseguito da Lorenzo Fontana. I putti ivi presenti furono invece eseguiti da Domenico Antonio Vaccaro.
Particolarità storiche : In questa chiesa Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (Dottore della Chiesa), ritiratosi dalla vita forense, depose ai piedi della Vergine, di cui era devoto, la sua spada da cavaliere facendo voto di dedicarsi da quel momento in poi al sacerdozio. Questo evento storico viene recepito dal nome attuale della chiesa.
Funzione attuale: chiesa sussidiaria della Parrocchia dell’Immacolata al Gesù Nuovo
Da Napoli Atlante della città storica – Centro antico di Italo Ferraro Napoli 2002.
Da Napoli antica di Vincenzo Regina Roma 2016
Da Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante Napoli 1872