Cappella e Monte dei Poveri, via Tribunali 213
Storia :
Nel 1563, un avvocato che provava pietà per alcune delle persone imprigionate per debiti, insieme ad alcuni dei suoi amici, decise di creare a favore dei prigionieri un sistema di prestiti senza interessi con oggetti in pegno : l’attività inizio’ in un piccolo ufficio nel palazzo della Vicaria – Castel Capuano, con il nome di Monte dei Poveri.
Il nuovo Monte, a partire dal 1600, iniziò a raccogliere depositi fungendo praticamente da banca, e nel 1609 cambiò nome in Monte e Banco dei Poveri.
Nel 1616, fu acquisito un edificio del XVI secolo di proprietà di Gaspare Ricca in via dei Tribunali, dove la banca fu istituita definitivamente l’anno successivo e rimase fino alla sua chiusura. La sede fu poi ampliata nel 1787, con l’acquisizione e l’incorporazione dell’edificio Cuomo adiacente. Nel 1819 Ferdinando I di Borbone deliberò che all’interno del Palazzo Ricca fossero collocati gli archivi storici degli otto Banchi Pubblici che in seguito vennero fusi e costituirono il Banco di Napoli. Epoca di costruzione : XVI secolo
Epoca di ristrutturazione : XVIII secolo
Progetto : Gaetano Barba, Ferdinando Fuga (facciata), Ferdinando Sanfelice (scale secondarie)
Architettura : Il palazzo presenta una pregevole facciata a quattro piani, caratterizzata dal contrasto tra laterizi e piperni e recante lo stemma del Monte sul timpano della finestra centrale del piano nobile; al centro del basamento si erge un alto portale in piperno. Oltrepassato quest’ultimo, si entra nel cortile rettangolare, in fondo al quale svetta la facciata della cappella con l’orologio in maiolica appostovi da Gaetano Buonocore; mentre a sinistra vi è la scala cinquecentesca, non alterata dai grandi rifacimenti settecenteschi, che porta al piano nobile, dove si conservano una serie di volte affrescate.
La cappella :
L’interno è un piccolo gioiello barocco, nel quale si conservano numerose opere d’arte. Sull’altare maggiore è la Circoncisione di Luca Giordano, autore anche dell’Immacolata affrescata sulla volta; ai lati due tele di Francesco Solimena. Il pavimento e la balaustra del presbiterio sono di Domenico Antonio Vaccaro.
Funzione attuale : L’edificio è oggi sede della Fondazione Banco di Napoli e del suo Archivio Storico.
Da Napoli Atlante della città storica – Centro antico di Italo Ferraro Napoli 2002.
Da Napoli antica di Vincenzo Regina Roma 2016
Da Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante Napoli 1872
Da Palazzi di Napoli di Aurelio De Rose Napoli 2001