palazzo Di Capua Marigliano, via San Biagio dei Librai 39
Epoca di costruzione : 1512 .
Committente: Bartolomeo Di Capua
Progettista: Giovan Francesco Donadio detto il Mormando .
Nel 1512 Bartolomeo di Capua conte d’Altavilla e viceré d’Abruzzo incaricò Giovan Francesco Donadio detto il Mormando di costruirgli un palazzo su un suolo che aveva acquistato occupato da modeste costruzioni sul Decumano inferiore.
La facciata caratterizzata dall’alternanza tra piperno e marmo bianco presenta due ordini sopra un basamento. Al primo ordine comprendente due piani matti vi sono lesene scanalate con capitelli corinzi ed una trabeazione superiore continua. Al secondo ordine vi sono lesene lisce ed una trabeazione più pronunciata e lavorata di quella intermedia.
Sul fondo del cortile vi è una scalinata scenografica a doppia rampa che porta ad un giardino pensile al livello del piano nobile.
Sullo stesso sito o comunque in un nucleo originario del palazzo avevano abitato un secolo prima Matteo di Capua e Costanza Chiaromonte, una bellissima nobile siciliana che sposò a 13 anni Ladislao Durazzo re di Napoli divenendo regina consorte ma ne venne ripudiata per motivi politici tre anni dopo. Nel 1395 la stessa venne costretta dal re a sposare proprio un Di Capua, Matteo conte di Altavilla. Famosa la frase che Costanza rivolse pubblicamente al suo sposo: “ Puoi vantarti di avere per concubina la moglie del tuo re”.
Nell’Ottocento il palazzo viene acquistato dal giudice Marigliano da cui deriva il nome attuale.
Da I palazzi di Napoli di Aurelio De Rosa Roma 2001.