Chiesa ed ex monastero di Sant’Agrippino, in via Vicaria Vecchia
Epoca di costruzione : XIII secolo .
Committente: Seggio di Forcella
Epoca di ristrutturazione : 1615 Settecento .
Committente: monaci Basiliani
Progettista: Tagliacozzi Canale
Status attuale della chiesa: Sussidiaria di Santa Maria Egiziaca
Status attuale del monastero: adibito ad abitazioni dall’Ottocento
In questo luogo nel II secolo S. Agrippino, il sesto vescovo di Napoli, radunava i fedeli nella sua casa che alla sua morte venne trasformata in oratorio. Successivamente il santo a seguito di apparizioni miracolose in occasione di incursioni di Saraceni e di Longobardi venne proclamato patrono della città ancora prima di San Gennaro.
La chiesa e il monastero vennero fondati nel XIII secolo da parte di 14 famiglie appartenenti al Seggio di Forcella.
Nel 1615 la chiesa fu concessa ai monaci Basiliani che la fecero ristrutturare secondo il gusto barocco.
Nel Settecento la chiesa subì un altro rifacimento da parte dell’architetto Niccolò Tagliacozzi Canale.
A seguito dei bombardamenti del 1943 e poi del terremoto del 1980 la chiesa è stata restaurata portando alla luce gli elementi architettonici originari tra cui l’abside gotico.
Il monastero fu trasformato in abitazioni dai primi dell’Ottocento.
Da Napoli Atlante della città storica – Quartieri bassi e Risanamento di Italo Ferraro Napoli 2018 e da Guida Sacra della città di Napoli di Gennaro Aspreno Galante Napoli 1872