Cenni Storici
E’ un percorso molto antico, ora purtroppo chiuso, che collegava via Monte di Dio con via S. Maria A Cappella Vecchia, e fino agli anni Settanta era percorribile dietro pagamento di un modesto corrispettivo: qualcosa come dieci o addirittura cinque lire.
Essa è in senso stretto costituita da una parte in piano denominata viale del Calascione, al quale si accede da un supportico in corrispondenza del palazzo Macry Barracco di Asturas (o secondo il testo di Italo Ferraro casa Colicelli Lanzara) in via Monte di Dio 70 e da un percorso in discesa (in gran parte a scalinata) denominato Rampe Caprioli.
Il percorso era anche detto “duie centesimi” in ricordo dell’importo da pagare come pedaggio, pedaggio che forse anticamente corrispondeva al dazio, in considerazione del fatto che collegava una zona dentro ed una fuori le mura: la porta di Chiaia fu infatti demolita solo nel 1782, per cui la zona di Cappella Vecchia era amministrativamente fuori le mura. Sotto l’aspetto toponomastico il termine “calascione” designa un antico strumento musicale, ma non si capisce quale possa essere il nesso col percorso in questione se non che vi abitò il grande musicista Thalberg. Per inciso vi abitò anche il famoso matematico Caccioppoli e, in tempi recenti, l’avv. Gerardo Marotta che vi fondò l’Istituto Superiore di Studi Filosofici, prima di spostarne la sede nel palazzo Serra di Cassano.
La parte delle rampe Caprioli è documentata in maniera sommaria per la attuale citata impossibilità di accesso.
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