Villa Ebe
Caratteristiche storiche e artistiche
L’edificio sia per i materiali di rivestimento che per gli arredi interni ricordava il castello Aselmayer al corso Vittorio Emanuele, altra opera famosa di Lamont Young: esempio di stile neogotico con torrette poligonali e merlature, ingresso in mattoni rossi, torrione quadrato rivestito in pietra lavica e lunghe file di archetti pensili, contrasto cromatico tra i diversi materiali di rivestimento lasciati a vista. Nel 1929 l’architetto Young si suicida sulla terrazza della sua villa e questa continua ad essere abitata dalla moglie e poi dagli eredi fino al 1991.
Acquistata dal Comune di Napoli nel 1999, va a fuoco nel 2000 con distruzione di tutti gli splendidi arredi interni.
Da allora tutti i progetti per valorizzarla e farne un museo o comunque un luogo di pubblica utilità, nonostante le reiterate promesse dei politici di turno, non hanno sortito alcun risultato e la villa continua inesorabilmente a degradarsi tra incuria e vandalismo. (da Le ville di Napoli di Y.Carbonaro e L.Cosenza ed . Newton & Compton)
L’edificio sia per i materiali di rivestimento che per gli arredi interni ricordava il castello Aselmayer al corso Vittorio Emanuele, altra opera famosa di Lamont Young: esempio di stile neogotico con torrette poligonali e merlature, ingresso in mattoni rossi, torrione quadrato rivestito in pietra lavica e lunghe file di archetti pensili, contrasto cromatico tra i diversi materiali di rivestimento lasciati a vista. Nel 1929 l’architetto Young si suicida sulla terrazza della sua villa e questa continua ad essere abitata dalla moglie e poi dagli eredi fino al 1991.
Acquistata dal Comune di Napoli nel 1999, va a fuoco nel 2000 con distruzione di tutti gli splendidi arredi interni.
Da allora tutti i progetti per valorizzarla e farne un museo o comunque un luogo di pubblica utilità, nonostante le reiterate promesse dei politici di turno, non hanno sortito alcun risultato e la villa continua inesorabilmente a degradarsi tra incuria e vandalismo. (da Le ville di Napoli di Y.Carbonaro e L.Cosenza ed . Newton & Compton)