Palazzo Calabritto 20
Caratteristiche storiche e artistiche
Palazzo commissionato nel secolo XVII dalla famiglia francese Estouteville italianizzata in Tuttavilla, duchi di Calabritto (da cui il nome), e ceduto nel 1736 al re Carlo di Borbone.
Una volta rientratane in possesso nel 1756 la famiglia Tuttavilla incarica Luigi Vanvitelli di rifarne la facciata, il portale e lo scalone.
La facciata su via Calabritto non presenta ordine architettonico ma un portale monumentale con due teste muliebri coronate da capitelli ionici che sorreggono il balcone centrale. Nel vestibolo d’accesso la volta a botte con stella a cinque punte richiama motivi della reggia di Caserta.
Nell’800 il palazzo fu frazionato e venduto parte ai Piscicelli e parte ai Caracciolo di Castagneto, ma vi abita ancora l’ultimo discendente dei Tuttavilla. (da I palazzi di Napoli di S. Attanasio ed. ESI)
Palazzo commissionato nel secolo XVII dalla famiglia francese Estouteville italianizzata in Tuttavilla, duchi di Calabritto (da cui il nome), e ceduto nel 1736 al re Carlo di Borbone.
Una volta rientratane in possesso nel 1756 la famiglia Tuttavilla incarica Luigi Vanvitelli di rifarne la facciata, il portale e lo scalone.
La facciata su via Calabritto non presenta ordine architettonico ma un portale monumentale con due teste muliebri coronate da capitelli ionici che sorreggono il balcone centrale. Nel vestibolo d’accesso la volta a botte con stella a cinque punte richiama motivi della reggia di Caserta.
Nell’800 il palazzo fu frazionato e venduto parte ai Piscicelli e parte ai Caracciolo di Castagneto, ma vi abita ancora l’ultimo discendente dei Tuttavilla. (da I palazzi di Napoli di S. Attanasio ed. ESI)