Villa Lamperti
Caratteristiche storiche e artistiche
La villa, che è sottoposta a vincolo ai sensi della legge 1089/1939 ed è circondata da un ampio giardino, sorge nell’area compresa tra due tornanti successivi di via Orazio.
Essa risale al Settecento ed è individuabile sulla pianta del Duca di Noja (1775), nonché sulla pianta Schiavoni (Foglio Piedigrotta) del 1878 (vedi galleria immagini) dove viene indicata come Casa Plassenel ; la villa è anche raffigurata su un dipinto di Antonio Joli del 1759.
Sempre sulla pianta Schiavoni la villa ricadeva in una via denominata Montanaro che la collegava al convento e quindi alle rampe di S. Antonio ricalcando in parte il tracciato della parte centrale di via Orazio; tale via è diventata in epoca più recente cupa Montanara.
Il nome della villa deriva da Paolo Lamperti e relativi eredi che ne furono proprietari dal 1880 fino al 1974. In tale data la villa fu ceduta al sig. Cangiano.
Essa ha un piano terra preceduto da un portico e un piano superiore loggiato con archi a tutto sesto inquadrati da colonne. Il pregevole cornicione è retto da archetti pensili poggianti su peducci in pietra.
Nella galleria immagini si trova tra l’altro la foto di Paolo Lamperti, nonché l’immagine della veduta citata di Antonio Joli che riporta la villa stessa: il tutto gentilmente concesso dall’ing. Paolo Migliuolo.
La villa, che è sottoposta a vincolo ai sensi della legge 1089/1939 ed è circondata da un ampio giardino, sorge nell’area compresa tra due tornanti successivi di via Orazio.
Essa risale al Settecento ed è individuabile sulla pianta del Duca di Noja (1775), nonché sulla pianta Schiavoni (Foglio Piedigrotta) del 1878 (vedi galleria immagini) dove viene indicata come Casa Plassenel ; la villa è anche raffigurata su un dipinto di Antonio Joli del 1759.
Sempre sulla pianta Schiavoni la villa ricadeva in una via denominata Montanaro che la collegava al convento e quindi alle rampe di S. Antonio ricalcando in parte il tracciato della parte centrale di via Orazio; tale via è diventata in epoca più recente cupa Montanara.
Il nome della villa deriva da Paolo Lamperti e relativi eredi che ne furono proprietari dal 1880 fino al 1974. In tale data la villa fu ceduta al sig. Cangiano.
Essa ha un piano terra preceduto da un portico e un piano superiore loggiato con archi a tutto sesto inquadrati da colonne. Il pregevole cornicione è retto da archetti pensili poggianti su peducci in pietra.
Nella galleria immagini si trova tra l’altro la foto di Paolo Lamperti, nonché l’immagine della veduta citata di Antonio Joli che riporta la villa stessa: il tutto gentilmente concesso dall’ing. Paolo Migliuolo.