Grand Hotel Eden
Caratteristiche architettoniche e artistiche
La costruzione dovuta ad Angelo Trevisan tra il 1899 e il 1901, destinata originariamente ad albergo rielabora con un linguaggio originale alcuni caratteri tipici dei luoghi di svago e di villeggiatura fin de siècle. Tra suggestioni orientaliste e aperture al linguaggio Art Nouveau precoci per l’ambiente napoletano, gli spunti eterogenei si amalgamano in un linguaggio composito, caratterizzato da contrasti cromatici sottolineati dalla accurata definizione di dettagli artigianali in mattone, maiolica, in ferro. Altrettanto vario è il gioco dei volumi accentuato dalla lieve dissimmetria prodottasi con la mancata realizzazione del piano attico sul lato orientale. Il palazzo recentemente restaurato almeno per l’esterno è posizionato nella pittoresca “quinta aperta” di piazza Amedeo. (NG scheda di Fabio Mangone)
La costruzione dovuta ad Angelo Trevisan tra il 1899 e il 1901, destinata originariamente ad albergo rielabora con un linguaggio originale alcuni caratteri tipici dei luoghi di svago e di villeggiatura fin de siècle. Tra suggestioni orientaliste e aperture al linguaggio Art Nouveau precoci per l’ambiente napoletano, gli spunti eterogenei si amalgamano in un linguaggio composito, caratterizzato da contrasti cromatici sottolineati dalla accurata definizione di dettagli artigianali in mattone, maiolica, in ferro. Altrettanto vario è il gioco dei volumi accentuato dalla lieve dissimmetria prodottasi con la mancata realizzazione del piano attico sul lato orientale. Il palazzo recentemente restaurato almeno per l’esterno è posizionato nella pittoresca “quinta aperta” di piazza Amedeo. (NG scheda di Fabio Mangone)