palazzo Filangieri d’Arianello già palazzo D’Aponte, via Atri 23
Cenni storici:
Palazzo abitato dal Cinquecento a fine Seicento dai D’Aponte conti di Flumeri che riescono a demolire il palazzo di fronte acquistato forzosamente dai monaci di Santa Maria Maggiore ottenendo il Largo attuale.
Nel Settecento subentrano nella proprietà i Filangieri duchi di Arianello, a cui è intitolato anche il nome del largo.
Nell’Ottocento vi abitò W. Goethe e nel Novecento fu la residenza di Benedetto Croce prima che si trasferisse in palazzo Filomarino.
Architettura:
A seguito dei vari rifacimenti nel corso della sua storia il palazzo presenta un basamento in piperno fino all’altezza delle mensole dei balconi. Il vestibolo ha tre grandi arcate di cui una tompagnata. La scala aperta a tre luci è sicuramente settecentesca. Sul portale vi è una pregevole rosta in legno intagliata in stile barocco.
Situazione attuale: il palazzo è diviso in appartamenti
Da Napoli Atlante della città storica – Centro antico di Italo Ferraro Napoli 2002 e da Palazzi di Napoli di Aurelio De Rose Roma 2001.